martedì 27 dicembre 2011

GIORNO 4

Giornata che si apre con un'amara sorpresa: niente colazione. a quanto pare, la Direttrice dell'istituto dove soggiorniamo ("Institute pour la Formation des Femmes") e Diop hanno avuto qualche incomprensione (ieri ci aspettavano per pranzo e cena ed eravamo fuori, stamattina invece dovevamo mangiare alla base e non c'era proprio nulla!). Soprasseduti all'imprevisto "alla Diop", ci dirigiamo in visita a un villaggio limitrofo a Meckhé, dove la povertà che non avevamo ancora conosciuto in città ci si presenta senza tanti complimenti. uniche note positive: i sorrisi dei bambini, indistruttibili, e un campo di Baobab che ricordano quanto l'essere umano debba darsi una regolata in fatto di manie di grandezza (ci stavamo comodi seduti dentro..!).

Dopo questa tappa necessaria nel nostro viaggio, ci aspetta un lauto pranzo in casa Diop!
al nostro arrivo, quasi come un formicaio tutto il parentado del nostro amico sciama fra le varie stanze della casa, intento esclusivamente a rendere il nostro soggiorno ulteriormente comodo. dopo le presentazioni col padre di Diop (uno dei sei Imam di Meckhé, importante personaggio della società locale) e sua madre (due volte più massiccia del marito, a completare un quadretto familiare di puro spettacolo), ci viene servito il pranzo con la ormai consueta calma degli africani: alle 3 e mezza del pomeriggio, tutti avevano riso e pesce (buonissimi!) che uscivano dalle orecchie. il resto del pomeriggio ci siamo concentrati sulla vita familiare, in questo caso la famiglia Diop, ottenendo un esclusivissimo servizio fotografico dell'Imam padrone di casa e delle scene di vita quotidiana.

Preserata in giro a fare provviste di acqua potabile e vettovaglie per la colazione, vani tentativi di mettersi in contatto con l'Italia minati dall' indisponibilità di internet, ed eccoci di ritorno la dove avevamo pranzato: questa volta, ad attenderci sotto il coperchio c'erano abbondante insalata, patatine e pesce fritto e successivamente grigliato: clamoroso. conclusione col "caffé touba " (caffé forte speziato a dovere) e col viaggio di ritorno a casa, sfiniti ancora una volta. unica pecca, manchiamo di poco un matrimonio che poteva rivelarsi un'esperienza interessante..e vabé.

dulcis in fundo, BUON NATALE!!

Villaggio nei pressi di Meckhè - Baobab




Meckhè - Natale con l'Imam 

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